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Castiglione di Sicilia

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Castiglione di Sicilia
n/d
Stemma di Castiglione di Sicilia

Immagine panoramica di Castiglione di Sicilia
Dati amministrativi
Nazione n/d
Forma di governo n/d
Sindaco n/d
Territorio
Coordinate X: n/d Z:n/d
Altitudine n/d b.s.l.m.
Superficie n/d blocchi²
Abitanti n/d (n/d)
Altre informazioni
Nome abitanti n/d
Patrono n/d
WORK IN PROGRESS

Testo sotto le immagini

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Contents

Castrum Leonis

Castiglione di Sicilia, sorge su di una collina, incuneata nel bel mezzo della valle che il fiume Alcantara solca tra Randazzo e Taormina, l’altitudine sul livello del mare e circa di m.620. In proposito dell’epoca della sua fondazione, poco si sa di certo; in passato il rinvenimento d acquedotti, presumibilmente Romani, ha fatto supporre che la collina fosse già popolata in quei secoli. Certamente lo sperone su cui Castiglione fu edificata, dominando tutta la valle Alcantara, ben si prestava ad un insediamento, tanto più che il luogo era sulla strada che congiungeva Messina, con Catania e con Palermo.

Filoteo degli Omodei storico Castiglionese vissuto nel XVI secolo, sosteneva nella sua Descrizione della Sicilia, che gia nel V secolo d.C. la collina era abitata. Molti collegano la nascita di Castiglione, con la distruzione di Naxos, compiuta da Dionigi tiranno di Siracusa nel...; secondo quest’ipotesi, gli scampati all’eccidio, trovarono rifugio nell’entroterra e scelsero la collina, su cui edificarono la cittadina, come luogo ideale per porvi delle fortificazioni, da servire come baluardo per eventuali aggressioni. Dopo la distruzione di Naxos e Trinacia (Randazzo), la collina era il solo luogo abitato tra Randazzo e le coste marine; la prossimità con Taormina, fece sì che il Vescovo Pancrazio, portasse il Credo Cristiano nella vallata Alcantarina, quindi principalmente in Castiglione gia nel ... Nell’anno 125, l'imperatore Adriano fece sosta nella baia di Taormina, per recarsi sull’Etna. In quell’occasione fu coniata una moneta in rame, con il recto raffigurante la testa dell’Imperatore, nel verso, la dea Cerere e la Sicilia con lo steso Adriano; il ritrovamento di qualcuna di queste monete nella zona di Castiglione, spinge a supporre che l’Imperatore abbia visitato questi luoghi. Secondo Filoteo, nel 400 d.C., fu presso Castiglione S. Filippo Costantinopolitano. L’importanza che Castiglione aveva assunto, gia nel VI secolo d.C., si evidenzia da una lettera scritta dal Papa Gregorio Magno a Secondino, Vescovo di Taormina, riguardante querionium Castellionensi contra laica persona. Lo studioso di storia patria Nicotra, riferendosi a questo scritto, cosi scrive:...Or se si tiene conto che la prima fondazione dei monasteri in Sicilia segui la venuta di San Placido (anno 534), il quale fondò quello di Messina (541) e che la data della lettera di S.Gregorio del 597, noi dobbiamo notare lo spirito di fede e l’importanza della città, che pochi anni dopo la fondazione del monastero erano segnalati presso la Santa Sede.

         *

Edrisi storico arabo, chiama il nostro paese Quastallum e scrisse nel 1150: ...posta in sito alto e fortissimo prosperoso e popoloso e ricco di mercati nei quali si vendeva e si comprava molto... Rocco Pirro annota che dopo la presa di Taormina operata del Conte Ruggero, questi diretto a Troina, attraversando la Placa, un territorio posto nelle vicinanze dell’Alcantara, v’incontrò l’eremita S.Cremete e in quella occasione dispose la costruzione di un monastero, de Giu stizia e la sua gestione, plasmandolo in quell assetto che fu il Feudalesimo.


Cominciò così , con la edificazione della rocca del paese, voluta dal Conte Ruggero, lo sviluppo di Castiglione, che giunse a contare 4.000 abitanti nel 1840; il nuovo corso sociale, determinatosi con la unità d' Italia, le nuove idee che si affermarono, fecero si che la popolazione triplicasse, giungendo a contare 13.000 abitanti nel 1901.

LE MURA

La tradizione vuole che i Musulmani siano stati gli edificatori della cinta muraria. L’abitato si sviluppò sia all’interno sia all’esterno delle mura che serravano l’acropoli; queste, cingevano la parte alta della collina, con andamento irregolare, per adattarsi alla natura del suolo: dal Castello scendevano al quartiere di Santa Caterina, (alla Porta Pagana); salivano quindi alla Porta Giudecca, per poi ridiscendere e cingere il quartiere di San Basilio, in questo tratto viera il Portello; risalivano quindi fino alla Chiesa di Santa Maria, per andare a congiungersi alla Chiesa di San Pietro, (Porta della Bucciaria); quindi chiudevano la parte su cui oggi sorge l’Orfanotrofio (Porta Priolo e Porta di San Martino da qui lungo l’odierna via Cameni per andare sotto il Castelluzzo, (Porta del Re e porta dello Spiziali da qui alla porta del Castello

La normativa che regolava l’apertura e la chiusura delle porte, che erano in tutto nove, era dettata dalla consuetudine 115 dei Capitoli di Castiglione. La cittadina si sviluppò sui rilievi della collina, come dimostra la assoluta mancanza di direttrici(linee) di sviluppo. Un giro anche rapido, dei quartieri, permetterebbe di coglierne i caratteri di unaurbanistica sviluppatasi spontaneamente; aspetto ancora più evidentenei quartieri antichi (S.Marco, S.Caterina, S.Maria). Conseguentemente le case sembrano, ed in parte lo sono, costruite l’una su l’ altra e leviuzze tortuose e strette; d altra parte non poteva essere che così ,dato il luogo e l’assenza nel medio evo, di rigide norme di edificazione, anche se nei Capitol di Castiglione furono previste dellenorme, seppur brevi e in parte vaghe, che regolavano la materia. Ilpanorama urbanistico, ad ogni modo vario e attesta nel suo susseguirsi,le tappe della città, che conserva nonostante tutto un buon aspetto. Così si passa dalle cupole bizantine, ai tetti a leggio; dalle bifore trecentesche, alle finestre inginocchiate; dagli archi a sesto acuto, alle porte con semplice architrave; dal Romanico, al Barocco.

I Capitoli di Castiglione

Come premessa bisogna ricordare che, dopo l'undicesimo secolo, andarono in uso, per gli isolani, relativamente al diritto pubblico, le Costituzioni, Normanna, Sveva, ed i Capitoli del Regno, come ordinanze emesse dal potere centrale. Questi ordinamenti, mano a mano che si susseguivano, non riuscivano a dettare norme, con cui regolare le “cose d'ogni giorno”, che fossero accettabili da tutta la realtà isolana. Azioni come matrimoni, le eredità, l'apertura delle porte della città, i prezzi dei generi di prima necessità, seppur nella loro semplicità, necessitavano di una gestione che fosse stabilita e definita. Per le comunità, di conseguenza, fu necessario e spontaneo, elaborare dei propri regolamenti urbani; i quali, nascendo oltre che dalle tradizioni, anche dalle singole esigenze contingenti, fossero da complemento alle leggi Regie. Tali regolamenti urbani, assunsero la definizione generale di “Consuetudini” e tali erano chiamati nella Costituzione Sveva, nella quale il Re riconoscendo loro la giusta importanza, ordinava che sia i Giudici, sia i Notai, tenessero conto delle norme di diritto consuetudinario, della città ove svolgevano il loro mandato. Le “Consuetudini”, dovevano avere la convalida Reale, prima d'avere un effettivo valore legale. Il feudatario di Castiglione, unitamente ai vassalli, ai Giurati e al popolo, presentarono nel 1392 a Re Martino, i Capitoli e le Consuetudini della città. Nel manoscritto, si fanno risalire queste norme di diritto consuetudinario al 1118.

Il recattito del mero e misto imperio

 Cosa avvenne in Castiglione


Nel 1616 Giuseppe Preximone scriveva la sua memoria sul riscatto del mero e misto imperio, precisando anzitutto che Castiglione era sempre stata terra demaniale e non baronale, narrò in modo dettagliato, con cifre e date, come Bartolomeo, figlio di Pirrono Gioeni, reclamò il diritto d i Baronia su Castiglione, per recuperare un prestito di tre mila fiorini, fatto a Re Martino dal proprio padre e come da questa richiesta si pervenne al riscatto del mero e misto imperio.

                                 ***

Il Re si era impegnato a restituire la somma entro un certo periodo, pena la terra di Castiglione

sarebbe divenuta feudo del Gioeni.

La somma non fu restituita e in tale modo il Gioeni venne in possesso di Castiglione. Successivamente Preximone evidenzia che in forza di atti Reali, preesistenti, la città di Castiglione non poteva essere ceduta in baronia, poiché spettava al Dotario della Regina. Dal manoscritto apprendiamo che il mero e misto imperio fu venduto due volte: la prima da Re Alfonso a Bartolomeo Gioeni per il prezzo di onze centocinquanta, nel 1423; lo stesso non ebbe

modo di esercitare il diritto, per questioni di carattere burocratico con il Regio fisco.

La seconda volta, il diritto di mero e misto imperio fu venduto da Re Filippo terzo di Spagna, a Tommaso Gioeni primo Principe di Castiglione, per la cifra di Scudi diecimila e centocinquanta onze; il diritto fu comprato per esercitarlo in Castiglione e nelle terre di Novara e Aidone. Una clausola del contratto prescriveva che i vassalli delle tre città non potevano riscattarsi in modo disgiunto. I Castiglionesi, non sopportando di essere sottoposti alle prepotenze del feudatario, decisero di operare per impedire che questi potesse emettere giudizi in merito a questioni di carattere penale. Anteo Amodeo, Sindaco di Castiglione in quell’ epoca e Angelo Lanza, furono inviati a Palermo per avere i documenti che li autorizzavano, in nome del Re, ad operare per riscattare il diritto di mero

e misto imperio acquistato dal Gioeni.

Nel Consiglio del 14 marzo 1610, si scelsero le persone che dovevano occuparsi del riscatto, furono

quindi nominati: Giuseppe Preximone (autore della memoria storica) e Angelo Lanza, con la 

carica di Sindaci, mentre Vincenzo Guarino, Anteo Amodeo, Marco Carciopilo, Gian Matteo Badulato, Bartolomeo Petrocitto, Girolamo D’Aiuto, Vincenzo Genova, Antonio Coniglio,

Giuseppe Guarino e Giandomenico Lanza, furono nominati Giurati.

I Sindaci e i Giurati decisero di contrarre un prestito di 4.000 scudi, con l‘interesse annuo dell’ otto per

cento.

Successivamente i suddetti Sindaci e Giurati di Castiglione, parteciparono il loro progetto ai cittadini di Novara e Aidone, ma anziché trovare una pronta adesione al loro programma, ne furono ostacolati, principalmente dagli abitanti di Aidone, mentre Novara dopo parecchi mesi aderì all'iniziativa. Il Principe Gioeni, venuto in Castiglione fece imprigionare i Giurati e ne elesse altri di sua fiducia. Giuseppe Preximone ed Angelo Lanza, ottennero salvacondotti in cui si vietava al principe Gioeni di giudicarli, sia per cause civili sia per cause criminali, ottennero inoltre la scarcerazione e la

reintegra dei Giurati destituiti dal Gioeni.

Continuarono nella loro azione e dopo alterne vicende il riscatto fu fatto Sabato 12 maggio 1612.

                                     ***

Occorre mettere in evidenza che l'esercizio della Giustizia, consentiva al feudatario di tenere in

scacco la popolazione, poichè egli aveva la possibilità di condannare, con i propri giudizi, chi gli 

s'opponeva e di proteggere chi l'assecondava; oltre ciò egli riscuoteva le spese di giudizio e

i beni dell’eventuale reo, erano confiscati e andavano a rimpinguare le sue casse.

In tale situazione, é evidente come tra il reato commesso e la pena inflitta non vi fosse un equilibrio,

cosi come non v'era nella somministrazione delle pene, tra i vari feudi, per lo stesso reato.

La Strage Nazista

Modi di dire

MODI DI DIRE


I modi di dire Castiglionesi, investono nella loro gamma, come del resto i proverbi, tutte le possibili situazioni DELLE UMANE ESISTENZE, dalle più serie alle più allegre, alle più gravi. Per certi aspetti si potrebbe anche sostenere che il modo di parlare dei Castiglionesi è " un parrari pi parauni", più o meno allegorici. Al limite il proverbio e l'allegoria diventano tutt'uno, generando il modo di dire. Cosi dai " u munnu bugghiu" dei più anziani, che sintetizzano in una frase così breve, i rivolgimenti economici e di costume succedutasi in questo secolo, ai "chissi su culu e cammiscia", frase contenuta un pò in tutti i vocabolari. Dal “vidi ca scacci namennula cu frunti" dei più prudenti, al "picca catti picca pappi" dei sapienti; dai " u sceccu chi ci vuleva iri o mulinu" dei più convinti delle loro tesi, al "laschiti du caliaturi", frase usata da chi intende fare un ammonimento. Chi non a mai udito esclamare ad un genitore, rivolto al figlio, almeno una volta, " accussi ti nsigni di chi erba si fa a scupa" e questi che rispondeva: " listiu quannu bbetta filava". Le madri che disperate dai capricci dei figli esclamano: "figghiu mi ti ccatta cu non ti sapi" e come non ricordare il definitivo " cu nnappi nnappi di cassati i Pasqua”, frase che trova il contrario ne " cu zzappa, zzappa a so vigna, cu megghiu a zzappa megghiu a vinnigna". Anche l'ironia trova spazio nel modo di dire: " quannu u iattu non po rrivari a sosizza, dici ca feti"; d'altra parte gli insoddisfatti tuonano " nnarrerri narrerri comu u curdaru", e i disperati" chiu ni mmazzi chiu ni trovi". I pigri si sentono spesso chiedere: "a chi stai mazziannu l'acqua o sciumi?", per i ritardatari si dice che "rrivunu a llatti munciutu e pani minuzzatu"; agli sbalorditi che esclamano "vii e comu?" gli si risponde " comu Diu si fici omu". Parlando degli eccentrici si dice che " i so sparati ponu iri e stampi e tunnari", i bambini vivaci diventano " femmi comu i vespi no misi di ottobbri" e per liberarsene li si manda a "cattari deci liri di trattinitimi" e se nel frattempo cade, gli si chiede " u pigghiasti u cunigghiu”. Per i curiosi viene riservato un l'epiteto di "ntrichitimicciu", mentre chi agisce in modo riservato " è di chiddi ca tirunu a petra e micciunu a manu", i perdigiorno sono " bacchittuni”; ai guappi del villaggio " non si duna cocciu" o" dacci locu comu o focu”; se qualcosa va male " finiu a caracolla". Per le donne pungenti si dice che " è comu l'aspiti i sciuritta" , se qualcuno e nei guai, che " si trova na l'acqua di l'aranci", se il tipo è poco simpatico con soddisfazzione si aggiunge: " tantu va a cottara a l'acqua finu a quannu ca si rrumpi u sapeumu quantu rotuli pisa chissu" , se il malcapitato tenta di risalire la china, si aggiunge: " u malu triulu nsigna a cianciri". I modi di dire sono veramente tanti, grossa parte si perdono con il tempo, causa l'appiattimento della lingua in atto e la mancanza di un recupero della forma dialettale. Le frasi che seguono, come anche parte delle precedenti, potrebbero, in modo restrittivo, essere definiti proverbi, in effetti esse sono qualcosa di più del semplice proverbio a cui ci si affida come fonte di esperienza e sapienza. Le frasi contenendo il proverbio, si trovano a fare parte del linguaggio che si adopera giornalmente, determinando quel " parrari pi parauni" di cui prima. Esiste certamente il proverbio, che adoperato in maniera ricorrente, in modo da trascendere il significato letterale, fa nascere quel linguaggio quasi platonico che è il dialetto dei Castiglionesi. Parabula significa tarantula ballarina.

Raccomandazioni generali

  • I titoli delle sezioni principali, descritte di seguito, non devono essere modificati, per mantenere l'uniformità tra le voci. Anche il loro ordine non dovrebbe essere modificato; se una sezione è vuota, la si omette e si passa direttamente alla successiva.
  • I titoli delle sottosezioni sono indicativi e vanno inseriti SOLO SE vi è molto testo: normalmente è sufficiente indicare queste informazioni in semplici paragrafi.
  • Evitare di inserire semplici liste di monumenti, chiese, cimiteri, pietanze, strade, scuole, ecc., senza almeno qualche riga di commento; spesso è meglio adottare la forma discorsiva.
  • Non vanno mai messi orari, telefoni, indirizzi di enti e istituzioni.

Sezione iniziale

La sezione iniziale di tutte le voci di Wikipedia serve a chiarire - in poche frasi - le caratteristiche essenziali del soggetto della voce.

Nelle voci sulle città va anzitutto il template Template:Tl; se non sapete utilizzare questo template complesso, scrivete solo Template:Tl e qualcun altro lo inserirà.

Iniziare quindi l'incipit:

'''Nome_Città''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[pronuncia_in_IPA]}}, ''Altro_Nome'' in altra_lingua_parlata_nella_città) è un tipo_di_località di ''N'' abitanti<ref>fonte_abitanti</ref> della provincia_regione_ecc.
  • Nome_Città: nome usato anche come titolo della voce (generalmente il nome italiano, se esiste; vedi Wikipedia:Titolo della voce)
  • Altro_Nome: va riportato (in corsivo e secondo l'ordine di diffusione locale) il toponimo nelle altre lingue parlate o riconosciute in loco. Non inserire qui nomi del passato, soprannomi o altro, ma descriverli in seguito.
  • tipo_di_località: spesso sono disponibili voci generali, ad esempio comune tedesco, altrimenti indicare "città/comune/villaggio/... del [[Nome_Stato]]"
  • fonte_abitanti: per riutilizzare la nota presente nel campo "Note abitanti" del template Template:Tl si può usare <ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>
  • la frase può terminare indicando eventuali status speciali della città, ad esempio se è un capoluogo.

Ad esempio:

'''Bari''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, ''Bàre'' in [[dialetto barese|barese]]) è un [[comune italiano]] di {{formatnum:322511}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] della [[provincia di Bari|provincia omonima]] e della [[Puglia]].

dà come risultato:

Bari (IPA: Template:IPA, Bàre in barese) è un comune italiano di 322,511 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima e della Puglia.

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Raccomandazioni generali

  • I titoli delle sezioni principali, descritte di seguito, non devono essere modificati, per mantenere l'uniformità tra le voci. Anche il loro ordine non dovrebbe essere modificato; se una sezione è vuota, la si omette e si passa direttamente alla successiva.
  • I titoli delle sottosezioni sono indicativi e vanno inseriti SOLO SE vi è molto testo: normalmente è sufficiente indicare queste informazioni in semplici paragrafi.
  • Evitare di inserire semplici liste di monumenti, chiese, cimiteri, pietanze, strade, scuole, ecc., senza almeno qualche riga di commento; spesso è meglio adottare la forma discorsiva.
  • Non vanno mai messi orari, telefoni, indirizzi di enti e istituzioni.

Sezione iniziale

La sezione iniziale di tutte le voci di Wikipedia serve a chiarire - in poche frasi - le caratteristiche essenziali del soggetto della voce.

Nelle voci sulle città va anzitutto il template Template:Tl; se non sapete utilizzare questo template complesso, scrivete solo Template:Tl e qualcun altro lo inserirà.

Iniziare quindi l'incipit:

'''Nome_Città''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[pronuncia_in_IPA]}}, ''Altro_Nome'' in altra_lingua_parlata_nella_città) è un tipo_di_località di ''N'' abitanti<ref>fonte_abitanti</ref> della provincia_regione_ecc.
  • Nome_Città: nome usato anche come titolo della voce (generalmente il nome italiano, se esiste; vedi Wikipedia:Titolo della voce)
  • Altro_Nome: va riportato (in corsivo e secondo l'ordine di diffusione locale) il toponimo nelle altre lingue parlate o riconosciute in loco. Non inserire qui nomi del passato, soprannomi o altro, ma descriverli in seguito.
  • tipo_di_località: spesso sono disponibili voci generali, ad esempio comune tedesco, altrimenti indicare "città/comune/villaggio/... del [[Nome_Stato]]"
  • fonte_abitanti: per riutilizzare la nota presente nel campo "Note abitanti" del template Template:Tl si può usare <ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>
  • la frase può terminare indicando eventuali status speciali della città, ad esempio se è un capoluogo.

Ad esempio:

'''Bari''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, ''Bàre'' in [[dialetto barese|barese]]) è un [[comune italiano]] di {{formatnum:322511}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] della [[provincia di Bari|provincia omonima]] e della [[Puglia]].

dà come risultato:

Bari (IPA: Template:IPA, Bàre in barese) è un comune italiano di 322,511 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima e della Puglia.

Dopo la frase di apertura, vanno riassunte in poche frasi le eventuali peculiarità e le caratteristiche principali della città, che saranno poi approfondite nelle sezioni successive.

Per evitare problemi di layout, un'eventuale foto panoramica deve essere posizionata direttamente nella tabella del template Template:Tl mediante il parametro Panorama.

Sull'uso di citazioni nella sezione iniziale, si veda l'apposita linea-guida.

Geografia fisica

Utilizzare il sottosezionamento solo quando la sottosezione è più lunga di 10 righe, altrimenti ricorrere a dei semplici paragrafi.

Qui si possono indicare dati quali l'altezza delle varie parti della città (in m s.l.m.), se è in collina, in pianura, in montagna, in riva al lago/mare, ecc.

Territorio

Storia geologica del territorio, pedologia e conformazione fisica/orografia (montagne, colline, valli, altopiani, ecc.); idrografia (principali fiumi, laghi, cascate, ecc., che solcano il territorio); geodesia e sismologia storica.

Clima

Descrivere in maniera discorsiva le caratteristiche climatiche, con successivo riferimento alle temperature medie invernali, estive, ed eventualmente anche a quelle annuali. Descrivere anche la distribuzione delle precipitazioni, sia in accumulo che in giorni di pioggia ed eventuali caratteristiche peculiari che contraddistinguono il clima della località. Se sono disponibili, citare anche nella descrizione del clima i valori massimi e minimi estremi (soltanto annuali), indicando anche la data e l'anno in cui si sono registrati: precisare anche i limiti temporali a cui si riferisce la serie dalla quale sono stati estrapolati tale valori.

Per inserire la distribuzione temporale delle precipitazioni e/o delle temperature, si può usare il template Template:Tl. Non mettere la tabella se non si hanno dati per tutti i mesi dell'anno.

Storia

Questa sezione dovrebbe essere sempre presente: essa contiene gli avvenimenti storici legati alla nascita e allo sviluppo della città in oggetto. La sezione tratta anche i toponimi storici e da dove proviene il nome Nome_Comune.

Nel caso in cui la sezione sulla Storia diventasse troppo grande per la voce (cosa probabile per le grandi città), è consigliabile creare una nuova voce, Storia di Nome_Città, dove espandere le informazioni. La sezione Storia deve comunque essere presente, con un riassunto e il template {{Vedi anche|Storia di Nome_Città}} appena all'inizio della sezione.

Origini del nome

Per la spiegazione dovrebbero essere citate delle fonti affidabili: non utilizzare una propria interpretazione.

Periodo_N

Utilizzare il sottosezionamento in periodi storici quando questi superano le 15 righe. Titoli d'esempio possono essere Preistoria, Periodo romano, Dal III al I secolo a.C., XVI secolo, Il Dopoguerra, ecc.

Simboli

Significato ed origine dei simboli utilizzati nello stemma e nel gonfalone: se la spiegazione è particolarmente complessa, si può creare uno wikilink alla voce Simboli di Nome_Città o Stemma di Nome_Città.

Si può anche indicare il motto della città, ove esso sia chiaramente legato a vicende storiche e non a quelle sportive.

Onorificenze

Elencare le onorificenze assegnate alla città o alle istituzioni comunali da altre istituzioni di grado superiore (Provincia, Regione, Stato), quali ad esempio, le medaglie al valore conferite alla città. Si può utilizzare Template:Tl.

Le onorificenze con valore storico (ad es. elevazione del comune a ducato) vanno citate nella sezione Storia. Non vanno inserite onorificenze e premi assegnati a singoli cittadini, oppure a scuole, circoli, ecc.: questi ultimi possono essere eventualmente inseriti nella sezione Cultura.

Ricorrenze

Citare ricorrenze storiche importanti come la data dell'Indipendenza.

Monumenti e luoghi d'interesse

I monumenti e luoghi d'interesse possono essere immessi sotto forma di lista, dedicando qualche riga a ognuno di essi (il nome del monumento non va messo in grassetto, bensì lasciato nel carattere normale). Se le informazioni da scrivere sono più dettagliate, è consigliato creare una nuova voce e rinviare a essa tramite un wikilink. A maggior ragione, il wikilink è necessario se il monumento possiede già una voce a esso dedicata. Ad esempio:

  • Chiesa di San Pietro (1503), in stile rococò, contiene interessanti dipinti del Pittoretto;
  • Fontana Vecchia (1350), sita in piazza Duomo, a opera del Maestro Anziano di Crevalcore;
  • Parco delle Querce (XVIII secolo), a est del capoluogo, con una vasta zona boscosa molto frequentata per i pic-nic estivi.

L'elenco puntato si addice particolarmente all'eventualità in cui la descrizione di ciascun luogo o monumento sia molto succinta. Qualora invece si ritenga appropriato inserire informazioni più cospicue, è possibile ricorrere in alternativa a uno schema costituito da brevi paragrafi indentati, sul modello di quanto esemplificato di seguito.

Cattedrale 
È il monumento più antico e importante della città, nonché una delle chiese più vaste dell'intera regione; la sua costruzione fu intrapresa nel 1158 ed ebbe termine nel 1284. La facciata asimmetrica in cotto è tipicamente romanica, pur essendo caratterizzata da un alto protiro gotico e da un grande rosone rinascimentale; il campanile, realizzato fra il 1538 e il 1554, rimase incompiuto per motivi di sicurezza militare. L'interno, a tre navate coperte da volte a crociera, custodisce notevoli opere d'arte, fra cui un polittico e un mosaico. La parte più antica dell'edificio è la cripta.
Palazzo Reale 
Il complesso, caratteristico per le torrette che ne delimitano il lato posteriore, rappresenta uno dei più significativi esempi dell'architettura quattrocentesca. La sua costruzione, articolata in tre fasi ben distinte, risale alla seconda metà del XV secolo; dal 1912 l'edificio ospita un importante museo.
Grande foresta 
È un'area di notevole interesse naturalistico, realizzata a cura dell'amministrazione provinciale tramite un finanziamento regionale. Situata nelle vicinanze del centro abitato, può essere visitata grazie alla presenza di percorsi ciclo-pedonali. Si tratta di un rimboschimento effettuato con specie arboree e arbustive autoctone, con destinazione giuridica permanente a bosco.

L'indentazione si ottiene inserendo il carattere «:» (due punti) all'inizio di ogni paragrafo. Si tenga presente che – come è già stato detto – in ogni caso è opportuno non eccedere le poche righe per ciascun luogo o monumento, procedendo eventualmente a uno scorporo dei contenuti ove necessario.

Se il numero dei monumenti è elevato, si possono anche creare delle sottosezioni organizzate per «macrocategorie», i cui titoli indicativi sono suggeriti di seguito.

Architetture religiose

Le Chiese

EDICOLE


Chiese, sinagoghe, moschee, templi, ma anche cimiteri monumentali, cimiteri storici, ecc.

Architetture civili

Palazzi, ville, torri, teatri, pozzi, fontane, acquedotti, ecc. Elencare anche i più importanti rifugi montani raggiungibili da escursionisti.

Architetture militari

Mura, fortezze, castelli, torri difensive (es. le torri costiere), ecc.

Altro

Qui andrebbe tutto quello che non è architettura (cioè i non-edifici): piazze, strade, giardini, statue, punti panoramici e quant'altro.

Siti archeologici

Vanno indicati i siti/ritrovamenti archeologici esistenti sul territorio. Non dovrebbe mancare, nella sezione storia, un richiamo nel corrispondente periodo storico.

Aree naturali

Se ci sono parchi cittadini, aree boscate di particolare pregio, ecc. Parchi regionali, provinciali, nazionali possono essere inseriti anche nella sezione Geografia fisica.

Società

Evoluzione demografica

In questa sezione va posto il template:Demografia, che sviluppa un grafico della popolazione nei vari censimenti nazionali. A volte non viene incluso direttamente il template, ma una pagina "template:Demografia/Nome_Città" che contiene a sua volta il template (vedi categoria:Template demografici).

Etnie e minoranze straniere

Indicare la composizione etnica della popolazione, se disponibile, solo se si distacca significativamente da quella della zona di appartenenza.

Indicare inoltre il numero complessivo di residenti stranieri e la loro percentuale rispetto alla popolazione totale (basarsi su fonti attendibili). Ad integrazione, si possono indicare, sotto forma di elenco puntato, fino a 10 comunità nazionali di residenti stranieri, purché numericamente significative (ciascuna nazionalità deve consistere in almeno 20 unità e rappresentare almeno lo 0,1% della popolazione). Non indicare, neanche sotto forma di tabelle o grafici, l'evoluzione demografica annuale della popolazione straniera né la ripartizione tra maschi e femmine, maggiorenni e minorenni, etc.

Lingue e dialetti

Appartenenza linguistica della popolazione, se disponibile. Va indicata solo se nel territorio sono presenti minoranze linguistiche riconosciute a livello amministrativo (es. cartellonistica in doppia lingua, documenti amministrativi multilingue) o religioso. Indicare l'uso del dialetto quando esso sia di particolare rilevanza linguistica e se si distacca chiaramente dal dialetto parlato nella regione di appartenenza.

Religione

Se il comportamento in relazione alla religione non si distacca significativamente da quello atteso per la zona di appartenenza della città (regione, stato), si può evitare di inserire questa sezione, a meno che non vi siano minoranze religiose significative, di cui si hanno dati certi.

Inoltre, non andrebbe fatta la lista delle parrocchie (questo può essere eventualmente costruito nella voce Diocesi di Nome_Comune) o di unità amministrative similari di altre religioni, a meno che non sia utile per spiegare qualche particolare fenomeno storico/sociologico. Ricordiamo, inoltre, che nella sezione Architetture religiose si possono elencare tutte le costruzioni religiose più significative.

Tradizioni e folclore

Elencare gli usi e costumi popolari tipici: abiti tipici, usanze particolari, modi unici di festeggiare la Pasqua, il Carnevale o altre ricorrenze, ecc.

Istituzioni, enti e associazioni

Indicare qui l'eventuale presenza di istituzioni pubbliche di rilevanza almeno nazionale, come le sedi nazionali di enti statali o grandi istituzioni pubbliche.

Gli enti e le associazioni devono essere realtà rilevanti e oggetto di studi.

Qualità della vita

Si possono inserire le classifiche stilate da pubblicazioni di chiara rilevanza nazionale e redatte continuativamente per un discreto numero di anni. I dati devono essere specifici della città stessa e non di una regione più ampia: in tal caso è meglio non indicare nulla.

Qui si può anche indicare se la città è stata insignita di qualche premio per la sua rilevante qualità di vita.

Cultura

Istruzione

Questa sezione può essere semplicemente sostituita dalle sue sotto-sezioni: Biblioteche, Ricerca, ecc.

Biblioteche

Non elencare biblioteche parrocchiali o di circoli privati, se non di riconosciuto interesse culturale.

Ricerca

Inserire istituzioni pubbliche o private con una spiccata vocazione alla ricerca scientifica, tecnologica, medica o umanistica.

Scuole

NON elencare tutti gli asili, scuole primarie, secondarie, ecc. Si può citare al più il numero di scuole primarie, medie e superiori presenti nel territorio.

Potrebbe essere altresì interessante nominare la presenza di istituti scolastici (anche privati) che siano noti a livello nazionale per via delle celebrità dei loro studenti o insegnanti, oppure che si siano ritagliati delle specializzazioni nell'insegnamento, differenziandosi notevolmente da altri istituti di pari ordine e grado presenti nella regione.

Università

Elencare le università che hanno la sede principale o una sede decentrata nel comune.

Musei

Descrivere musei di particolare rilevanza in ambito cittadino.

Media

Radio

Principali stazioni radiofoniche situate nella città.

Stampa

Principali testate giornalistiche situate nella città. Si può indicare la presenza della redazione locale di un quotidiano nazionale.

Si elencano in questa sezione le eventuali pubblicazioni periodiche legate alla città. Monografie, numeri speciali e simili devono essere inseriti in "Bibliografia".

Cinema

Da intendere come Produzione cinematografica, non come numero e lista di sale cinematografiche!

Si possono indicare stabilimenti di produzione cinematografica, studi importanti di post-produzione, scuole di cinema, ecc.

Si elencano in questa sezione i film legati alla città. La lista dei film girati dovrebbe limitarsi alle pellicole più note che abbiano avuto come ambientazione parti della città.

Televisione

Principali stazioni televisive situate nella città. Si può indicare la presenza della redazione locale di un network nazionale.

Si elencano in questa sezione i programmi televisivi legati alla città.

Internet

Si possono mettere aziende che operano con successo come società legate allo sviluppo tecnologico di internet (ad es. grandi service provider).

Arte

Segnalare eventuali correnti artistiche che facciano capo alla città in questione, cercando di coinvolgere le più diverse forme d'arte (pittura, scultura, videoarte, murales, installazioni, etc.).

Teatro

Riportare scuole di teatro, teatri stabili, compagnie teatrali importanti, ecc. La descrizione dei teatri intesi come monumenti va nella sezione Monumenti e luoghi di interesse.

Musica

Segnalare eventuali correnti musicali che facciano capo alla città in questione, presenza di filarmoniche, collettivi musicali, ecc.

Cucina

Vanno riportate esclusivamente le pietanze e le bevande tipiche della città, senza ripetere quelle già indicate nella voce sulla cucina dello Stato o della regione di appartenenza.

Eventi

Lista di eventi che siano noti e rilevanti anche al di fuori del territorio della città.

Non indicare, sicuramente, eventi generici come il Natale, a meno che non rivestano una particolare importanza per via del folclore locale (vedi la sezione apposita).

La sottosezione per ciascun evento va creata solo se supera le dieci righe, altrimenti questi vanno separati in semplici paragrafi.

Evento_N

Esempi sono Festival del Jazz, Mostra Nazionale del Coniglio d'Angora, Palio del Saracino, ecc.

Persone legate a Nome_Città

Vanno inseriti personaggi le cui biografie sono accettabili su Wikipedia; dev'essere indicato il motivo del legame, legame che deve essere rilevante per il comune; valutare se le personalità solamente locali hanno rilevanza nella storia del comune e, eventualmente, inserirle solo in quel paragrafo.

Motivi per cui un personaggio enciclopedico può essere elencato:

  • è originario della città o del territorio comunale;
  • non è nato nella città, ma vi ha risieduto per almeno qualche anno;
  • persone enciclopediche il cui nome è legato inscindibilmente con la città per avvenimenti di grande rilievo (da valutare);
  • persone non necessariamente enciclopediche come voce a sé stante, ma storicamente importanti per la città (da valutare e supportare con fonti).

Normalmente, il formato minimo dovrebbe prevedere il nome, le date di nascita e morte, l'occupazione principale della persona e il motivo della presenza nella lista, come negli esempi seguenti:

L'elenco andrebbe fatto in ordine cronologico di nascita e poi alfabetico. Se i personaggi sono in numero limitato è sufficiente in ordine alfabetico.

La sezione si presta, nel caso di grandi città, ad essere estesa, ma si sconsiglia di scorporarla in una pagina a parte; la comunità ha sempre optato per la cancellazione di tali pagine. Se il numero di persone è elevato, limitarsi a una panoramica delle più importanti. Esiste comunque la Categoria:Persone per città per gli elenchi esaustivi.

Le sottosezioni per categoria di personaggi sono sconsigliate.

Descrizioni generali dei personaggi hanno senso solo se i personaggi non possiedono già una propria voce, e devono essere brevi.

Le persone sportive legate a squadre della città, ma non direttamente alla città, vanno piuttosto nella sottosezione Persone sportive legate a Nome_Città della sezione Sport.

Geografia antropica

Urbanistica

Questa sezione deve contenere riferimenti a ogni strategia generale adottata nella storia della città sul piano delle riforme urbanistiche (interventi tesi ad agevolare la fluidità del traffico, adeguamento antisismico del sistema viario, creazione di quartieri, parcheggi, zone di verde pubblico), della loro evoluzione (o involuzione) nel tempo.

Suddivisioni storiche

Quartieri storici, rioni, contrade, terzieri, ecc. che siano riconosciuti nei documenti ufficiali del comune.

Suddivisioni amministrative

Qui si possono elencare le Circoscrizioni, i Municipi, i Distretti ecc. nei quali è amministrativamente suddivisa la città.

Località (titolo variabile)

Sezione riguardante frazioni, villaggi, o altro tipo di località minori sparse nel territorio esterno amministrato dalla città.

Per dare solo un semplice e breve elenco può essere sufficiente usare il campo "Sottodivisioni" del Template:Tl. Questa sezione può essere utilizzata quando il numero di frazioni da inserire è vasto (maggiore di 5), oppure se per almeno una frazione si vogliano dare delle informazioni aggiuntive: a tale scopo si possono aggiungere delle sottosezioni.

La voce della località a sé stante va creata SOLO SE vi siano un numero sufficiente di informazioni enciclopediche da scrivere. Qualora non vi siano dati, è preferibile limitarsi alla descrizione in questa sezione. La voce sulla località può seguire questa stessa linea guida, riportando però solo informazioni peculiari della località e non di tutta la città a cui fa capo.

Località_N

Informazioni sulla frazione, come altitudine, numero di abitanti, posizione relativamente al capoluogo, distanza da esso, aspetti storici, ecc.

Economia

Le attività economiche peculiari; non indicare se ci sono banche o uffici postali!

Agricoltura

Questa sezione include anche allevamento, silvicoltura, industria forestale, piscicoltura, pesca ed altri settori primari.

Indicare qui se la città appartiene a una associazione nazionale per la promozione dell'agricoltura.

Artigianato

Indicare qui se la città appartiene a una associazione nazionale per la promozione dell'artigianato.

Industria

Principali attività industriali, magari indicando anche il nome delle compagnia o delle società coinvolte, solo qualora esse abbiano un bacino commerciale almeno nazionale.

Servizi

Principali attività di servizi, magari indicando anche il nome delle compagnia o delle società coinvolte, solo qualora esse abbiano un bacino commerciale almeno nazionale. Sono da inserirsi qui anche i luoghi dove si svolgono attività ricreative o di svago come parchi a tema, quartieri fieristici, importanti centri direzionali-commerciali-residenziali. Quando il complesso è esteso valutare l'opportunità di inserirlo, in alternativa o a complemento, nel paragrafo "Geografia antropica".

Turismo

Excursus sulle principali vocazioni turistiche del luogo: non vanno messi nomi di alberghi, terme, spiagge, impianti di risalita, ecc. Si può indicare la vocazione turistica di un particolare territorio geografico.

È auspicabile l'utilizzo di dati provenienti da organi ufficiali, non per sentito dire.

Infrastrutture e trasporti

La sezione descrive le principali infrastrutture per la mobilità delle persone e delle merci a servizio della città. Non fornisce informazioni su come raggiungere la città, non fornisce distanze stradali da altre città, né cita infrastrutture di pertinenza non diretta con esso. In presenza di informazioni sufficienti è possibile suddividere la sezione nei seguenti sottoparagrafi.

Strade

Riportare i principali assi viari extraurbani che servono direttamente la città o ne attraversano il territorio. È possibile citare anche le autostrade che abbiano un casello/uscita che porta il nome della città, anche se non ne attraversano il territorio. Eventuali strade urbane o piazze di interesse storico-artistico vanno descritte nella sezione Monumenti e luoghi di interesse.

Ferrovie

Riportare le principali stazioni ferroviarie nel territorio della città (o che ne riportino il nome) e le linee ferroviarie sulle quali sono situate. Non indicare gli orari ferroviari.

Porti

Descrivere i porti della città e le principali destinazioni dei collegamenti marittimi di linea. La descrizione può includere informazioni molto succinte sui volumi di traffico portuale (merci movimentate, passeggeri, flotta).

Aeroporti

Indicare le strutture aeroportuali situate nel territorio della città o che, anche poste in altri comuni, ne portino il nome. In presenza di documentate ragioni si può citare l'aeroporto più vicino anche in assenza di queste condizioni. Non indicare l'elenco delle destinazioni o delle compagnie aeree.

Impianti a fune

Indicare le principali funivie, cabinovie, funicolari a servizio del territorio della città e la stagionalità della loro apertura.

Mobilità urbana

Indicare i mezzi (bus, tram, filobus, linee metropolitane) che configurano la rete di trasporto pubblico locale.

Amministrazione

Questa sezione va inserita solo quando la città coincide (o ha coinciso in passato) con un ente amministrativo, ad es. la voce è dedicata a un comune. Non è presente quando la città è priva di una propria amministrazione specifica (ad es. una località subcomunale, o viceversa una grande metropoli composta da più comuni).

  • Inserire un breve excursus storico sulla storia amministrativa, come sindaci passati, podestà, commissari, ecc. Per ragioni di ordine e formattazione è consigliato l'uso dei template Template:Tl e Template:Tl. Il sindaco (o equivalente) in carica va inserito nell'ultima riga.
    • NON inserire l'elenco degli assessori e dei consiglieri (seguendo il risultato di un sondaggio).
    • La creazione di voci dedicate unicamente alla cronistoria dei sindaci è sconsigliata a meno che la quantità di informazioni siano tali da non poter essere accolte nella voce della città.
  • Inserire eventuali accorpamenti con altri comuni o modifiche del territorio comunale.

Consolati

Oppure Ambasciate e consolati se presenti.

Gemellaggi

Eventuali gemellaggi o patti di amicizia con altre città (o enti), usando Template:Gemellaggio, nella forma:

Nome_Città è gemellata con:
* {{gemellaggio|Nome_stato|nome_città|anno}};

Gli elementi della lista vanno terminati con punto e virgola, mentre l'ultimo elemento va chiuso con il punto. La lista va fatta in ordine cronologico e poi alfabetico.

Indicare solo gemellaggi ufficiali tra enti amministrativi simili: non indicare il gemellaggio tra una città e un club di tifosi.

Altre informazioni amministrative

Questa sezione, volutamente generica, può contenere ad esempio indicazioni sull'appartenenza ad associazioni di comuni, sulle variazioni amministrative (cambio nomi, cambio di confini, accorpamenti, divisioni...) o sull'unione in consorzi.

Sport

Indicare le attività sportive principali svolte nella città, mettendo in ordine d'importanza dapprima le attività che hanno la maggior risonanza a livello nazionale (generalmente di carattere professionistico) e di seguito, ove non sovrannumerarie, le attività dilettantistiche. Effettuare il sottosezionamento in Sport_1, Sport_2, solo se le sottosezioni superano le 15 righe.

Sport_N

Sport_1 è il nome dello sport: calcio, pallacanestro, pallavolo, ecc. Descrizione delle principali società sportive professionistiche, con i maggiori risultati conseguiti.

Impianti sportivi

Lista dei principali stadi, arene, palasport, palaghiaccio, piscine olimpiche, piste motoristiche, ecc.

  • Non elencare il campetto di quartiere!
  • Possono essere inseriti dati relativi a capacità di pubblico, squadre professionistiche che vi giocano, particolari eventi sportivi ospitati (es. mondiali, olimpiadi).

Persone sportive legate a Nome_Comune

Elenco di atleti o dirigenti che hanno militato a lungo nelle società professionistiche indicate più sopra e che con esse hanno ottenuto risultati sportivi di valenza nazionale. Qui si possono dunque citare persone che avremmo messo con difficoltà nella sezione generale Persone legate a Nome_Comune. (Ad esempio, Ronaldo è una personalità legata a Milano, o non piuttosto a Inter e Milan?)

Note

Inserire solo il tag <references/> (vedi Aiuto:Note), oppure il template Template:Tl, che visualizza su più colonne quando le note sono molte.

Bibliografia

Lista di libri, guide, periodici, giornali, siti ecc. da cui sono state prese le informazioni riportate (vedi Aiuto:Bibliografia).

Voci correlate

Vedi Wikipedia:Voci correlate.

Altri progetti

Vedi Aiuto:Interprogetto.

Collegamenti esterni

Vanno inseriti esclusivamente il sito istituzionale del comune e siti esterni di particolare interesse per la città, con tutte le limitazioni di Wikipedia:Collegamenti esterni.

N.B.: non vanno inseriti collegamenti a GoogleMaps o servizi simili, per questo c'è già il template Template:Tl (richiamato a sua volta da Template:Tl): cliccando su di essi si potrà giungere ad una pagina dove sarà possibile scegliere tra diversi servizi di navigazione.

In fondo possono essere indicati i template di navigazione, generalmente relativi alla provincia o altra divisione superiore, e il template Template:Tl (scegliere il più specifico tra i portali geografici esistenti, dallo Stato alla città).

Scegliere infine la categorizzazione più appropriata in categoria:Suddivisioni degli stati.

Template:Progetto

Categoria:Progetti geografia/Amministrazioni Città